mercoledì 18 agosto 2010

Ascoltando il mare...

Perchè mi sono fermata?
Io volevo essere come il mare, che con il suo eterno movimento continuamente sussurra la sua tranquillità o comunica la sua ira. Il mare non sa cos'è il silenzio.
Io, invece, non ho trovato più le parole giuste da scrivere, da intrecciare, parole dettate dai sogni, dalla mente e dal cuore. Le parole rimbombavano in testa, ma non si concretizzavano.
Così mi misi ad ascoltarlo, mi avvolse delicatamente accarezzandomi. Sentii la sua calma, ma nel frattempo avvertii anche la sua possenza.
Percepii il profumo dell'esistenza e pensai alle mille cose che la vita ci regala senza chiederci niente in cambio. Pensai anche a quello che la vita ci lascia solo sfiorare senza assaporare.
Anche se era solo lui a sussurrare lentamente in quel semi silenzio ed io continuavo a non fabbricare parole, ascoltarlo mi portò a pensare ed aprire il cuore.
"Gocce speciali" si confusero in mezzo alle tante gocce salate del mare. Continuò a coprirmi per consolarmi.
Ci sono parole che vengono sostituite da lacrime. Sono quelle parole che tieni dentro e non le sai nemmeno dire a te stesso.
Forse è per questo che non le sai svelare a chi vorresti di presenza.
Forse sono solo destinate a non essere dette.