mercoledì 18 agosto 2010

Ascoltando il mare...

Perchè mi sono fermata?
Io volevo essere come il mare, che con il suo eterno movimento continuamente sussurra la sua tranquillità o comunica la sua ira. Il mare non sa cos'è il silenzio.
Io, invece, non ho trovato più le parole giuste da scrivere, da intrecciare, parole dettate dai sogni, dalla mente e dal cuore. Le parole rimbombavano in testa, ma non si concretizzavano.
Così mi misi ad ascoltarlo, mi avvolse delicatamente accarezzandomi. Sentii la sua calma, ma nel frattempo avvertii anche la sua possenza.
Percepii il profumo dell'esistenza e pensai alle mille cose che la vita ci regala senza chiederci niente in cambio. Pensai anche a quello che la vita ci lascia solo sfiorare senza assaporare.
Anche se era solo lui a sussurrare lentamente in quel semi silenzio ed io continuavo a non fabbricare parole, ascoltarlo mi portò a pensare ed aprire il cuore.
"Gocce speciali" si confusero in mezzo alle tante gocce salate del mare. Continuò a coprirmi per consolarmi.
Ci sono parole che vengono sostituite da lacrime. Sono quelle parole che tieni dentro e non le sai nemmeno dire a te stesso.
Forse è per questo che non le sai svelare a chi vorresti di presenza.
Forse sono solo destinate a non essere dette.

mercoledì 22 aprile 2009

Ieri nel ricordo, oggi nella fiducia...

Ieri, ho rivissuto il ricordo
di un amore che non scordo.
Tra la folla Il suo viso laggiù,
perfino agli occhi non credevo più.
Sorriso disorientato e astratta malinconia
al ripensare quella mia stupida agonia.
Dopotutto è rimasto fantasia
solamente per colpa mia.
Il cuore era angosciato e stremato,
ma quel tempo che sembrava eterno
è lentamente passato.
Gli affanni sono destinati a terminare
sfogandosi tra le pagine
e più dalle spine
lasciandosi intaccare.

Credere al profumo dell'esistenza
può darti una speranza
e verso una nuova vita avviarti alla partenza.
Oggi, vivo di profumi e speranze,
di sorrisi e carezze,
di abbracci e certezze,
di paure e fiducie.
Fitte ma delicate come goccie di rugiada
inumidiscono la pelle leggiadra.
Sembrano accarezzarmi il viso
mentre attendo il sole con il suo nuovo sorriso:
il tuo. Mi fido.


sabato 14 marzo 2009

Amore simbiotico

Stretti fra di noi
dipendiamo l'uno dall'altro.
E' un legame complementare
e non ossessivo che ci unisce.
Vige in primis il desiderio di unità
e non esiste nè pretesa nè finzione.
L'amore è per noi sinonimo di rispetto,
pronto a far balzare ogni emozione in petto.
Accostati e inseriti l'uno nella mente dell'altro
ci sentiamo sicuri di non precipitare nel baratro.
Io che nei tuoi sorrisi trovo risposte ai miei perchè...
tu che negli occhi miei leggi la verità di parole non pronunciate.


Con te e attraverso te mi compio per eccellenza
seguendo passo dopo passo le fasi dell'amore.
Sguardi, corpi, pensieri e sussurri si fondono,
mani prima si sfiorano e poi si stringono.
Non esistono nè dubbi nè certezze
che ci facciano da contorno:
solo speranze fiduciose e
sogni inconsistenti,
istanti eterni ed
ore fugaci.



lunedì 9 marzo 2009

I tre volti dell'attesa

1. Aspettare il tempo che scorre:
Aspettarlo
immobili....
senza correre contro gli eventi tentando di migliorarli,
ma travolti dalle proprie paure
attendere solo che ti picchino addosso con violenza
equivale ad un'attesa codarda.
Aspettarlo
abbandonati al dolore....
e alla speranza che un cuore si rinsaldi da solo
corrisponde ad un'inutile attesa:
solo la voglia d'amare e non il tempo può ricucirlo.
2. Aspettarsi l'inaspettato:
aspettati che la gente ti volti le spalle,
aspettati di soffrire e sentirti morire,
aspettati di trovare conforto in un altro abbraccio,
aspettati un totale capovolgimento della tua vita.


3. Aspettare te:
scorgerti in lontananza camminare a passi lenti.
Ti vedo su quella strada e sorrido,
attendo che silenziosamente entrerai nella mia stessa stanza
e nei miei stessi giorni.

domenica 1 marzo 2009

Discorsi sconnessi

In un sonno ossessionato dai pensieri
e lacerato dai sensi opprimenti,
vaneggio discorsi sconnessi.
- "Sento qualcosa che mi opprime,
qualcosa da cambiare
e che non vuole cambiare".
- "Sento il cuore che stringe e sanguina."
- "Sono viva o sono morta?
Forse devo solo rinascere."
Adesso mi risveglio.
Il mio corpo si è riconcretizzato:
sono già donna.
Nessun corpicino tenero e innocente
all'interno di questo spazio....
ma fattezze femminili.
Sono protetta da una placenta materna
che mi dà sostentamento
in questa vita momentanea cupa e buia.
Provo a muovermi,
ma ho poco spazio di libertà di movimento.
Affogare.... ho paura d'affogare,
ma non c'è d'avere paura:
qui nel mio spazio l'acqua sembra essere
il mio habitat naturale.
- "Sono viva o sono morta?
Forse devo solo rinascere."
- "Ma muoriamo e rinasciamo sempre
ed ogni volta? "
- " Chi mi sta dando forzatamente
questa seconda chance di rivivere?
E' la mia forza? E' il mio odio?
E' la mia rassegnazione?
E' la mia determinazione di cambiare quel qualcosa?
E' la mia voglia di rivivere?"

lunedì 23 febbraio 2009

Ed io esplicito con una parola: "Vivi"....


Ode alla vita

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marca,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi fa della televisione il suo guru.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle 'i'
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge, chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli si chiede qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.
Pablo Neruda

giovedì 19 febbraio 2009

Lotta contro l'irrazionalità

E' facile finire per opporsi all'ordine razionale:
il complicato ci attrae alle volte ed
ecco che l'irrazionalità prevale.
L'illogico diventa logico solo per la nostra mente.
Drogata d'irrazionalità,
segui "sempre" l'istinto più della ragione,
sbagliando:
non sempre se ne trae un beneficio,
puoi anche autoinfliggerti colpi.
Senza capire, ti ferisci da sola.
Diventi impotente di fronte alla forza dell'irrazionalità.
Prima ti seduce, poi ti benda.
Infine sovrasta la tua mente ponendo lei le regole.
Si accosta al cuore e ai sogni e li alimenta fino
all'inimmaginabile.
L'irrazionalità, se intensa e testarda ....
finirà per distruggerli d'un colpo quei sogni irreali.
Quando inizi a comprendere il punto limite
a cui puoi sottostare....
comincia la tua lotta contro di lei.
Può essere un tentativo vano ....
può essere vincente.
Quello che conta ....
è che recuperi la tua mente.